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martedì 23 settembre 2008

INTERVISTA A GIOVANNA MICOL

Dopo l'intervista a Giulia Conti prima delle olimpiadi, eccovi quella di Giovanna Micol a posteriori, con l'analisi di quello che poteva andare meglio. CF: Allora Giovi, è passato più di un mese....quali sono le tue sensazioni a freddo sulle vostre regate olimpiche?
GM:Non so se sono già a freddo, in effetti devo ancora smaltire quest'esperienza...Mi capita spesso di pensare alle regate per cercare di capire qual è stato il vero problema.... Probabilmente l'inizio non buono  ci ha poi portato a voler stare a tutti i costi davanti, ma in quella situazione forse bisognava restare tranquille e cercare di realizzare una serie costante di risultati intorno al quinto-sesto posto, senza cercare di strafare. Ho ancora un po' l'amaro in bocca, magari il tempo mi aiuterà....
CF:Quindi la partenza in sordina vi ha fatto regatare in maniera troppo rischiosa successivamente?
GM:Mah..il problema era che appena facevamo una prova bene,di solito la prima del giorno, e sapevamo di stare tornando in gioco, secondo me non vedevamo l'ora di trovarci veramente davanti e tiravamo un po' di più....invece bisognava provare ad essere pazienti, resistere e graffiare pian piano....non facile comunque!Alla fine ci si gioca tanto in veramente poco tempo e bisogna restare lucidi a 360°...
CF:Quindi secondo te si poteva fare meglio con un approccio diverso, magari più conservativo?
GM:Difficile a dirsi, magari per un bronzo si, ma per un oro sicuramente no.
CF:Parlando con Giulia(Conti) mi è parso di capire che il campo di regata di Qingdao è stato estremamente difficile per i salti di vento. Cosa ne dici?
GM:Si,indubbiamente era molto difficile. Era senza regola e i salti di venti erano sempre sui 30°. In un paio di prove intorno ai 50°...
CF: Caspita, ma è tantissimo!
GM:Il problema era che nella seconde boline le barche nelle retrovie "sparavano" negli angoli del percorso e recuperavano, mentre noi che eravamo spesso tra il quinto e il decimo posto eravamo in difficoltà nel controllo e nel regatare serenamente...Veramente difficile.
CF:Posso immaginare. Come gestite le scelte tattiche e strategiche nel vostro equipaggio?
GM:Io descrivo la situazione, Giulia prende le decisioni.
CF:Pensi che il resto dei 470isti di punta faccia lo stesso?
GM:Dipende un po' dagli equipaggi, in certe barche decide tutto il timoniere, in altri il prodiere...
CF:Non pensi che in un classe tecnica di alto livello come il 470 di bolina il timoniere debba concentrarsi sulla velocità e il prodiere sul posizionamento?
GM:Può essere...Io in realtà mi ritrovo spesso, in particolar modo in condizioni di vento medio-leggero,"trapezietto", a dover prestare tantissima attenzione all'assetto della barca, e Giulia ci tiene molto a questo. Perciò si è creato questo tipo di rapporto.
CF:Come giudichi il lavoro svolto con il vostro coach Guglielmo Vatteroni?
GM:Positivo, sia dal punto di vista personale, sia da quello tecnico-organizzativo: ci ha permesso di concentrarci esclusivamente sulla barca, pensando lui a tutto il resto.
CF:E adesso quali sono i vostri programmi? Continuerete col 470?
GM:E' ancora troppo presto per rispondere a questa domanda!Intanto vedo di laurearmi in primavera, poi si vedrà!
CF:Bene. Un'ultima domanda,Giovi. Cosa ne pensi di quello che è successo nei 49er?
GM:Mmm..non avrei voluto essere al posto dei Sibello...Diciamo  che la decisione della giuria era difficile,che i danesi forse si meritavano di vincere, però hanno infranto delle regole ed è stata una cosa inammissibile, specialmente se si considera che lo spirito olimpico, a cui i giudici si sono appellati per farli vincere, è venuto meno nei confronti di tutti gli altri 9 equipaggi che non erano al corrente della presenza dei danesi sul campo di regata. Penso che questa situazione potesse essere evitata dal comitato di regata, che era consapevole della mancanza del primo in classifica sulla linea di partenza, con condizioni al limite del regatabile...forse potevano non avere fretta di dare la partenza.
CF: Grazie mille Giovi!A presto!

venerdì 27 giugno 2008

chiare fresche dolci acque

Lo specchio di mare davanti a Qingdao è stato invaso da una proliferazione straordinaria di alghe. Il fenomeno, dovuto ad un repentino cambio di clima dopo piogge molto intense, rischia di mettere in grave difficoltà gli organizzatori delle Olimpiadi. La località posta sulla costa centro-settentrionale della Cina è infatti sede delle regate olimpiche di vela. Per cercare di eliminare il problema le autorità cinesi hanno messo al lavoro circa tremila persone e trecento imbarcazioni.
Così gli atleti dovranno combattere, oltre che contro ai venti leggeri e alla corrente di marea estremamente forte, anche contro  sta schifezza! stupendo! ah si dimenticavo a volte anche contro la nebbia stile val padana, ma con 30° e passa di temperatura!!
GRAN GRAN BEL POSTO
aspettiamo con interesse un commento di Giulia e Giovanna(Conti-Micol), olimpioniche del 470 femminile e fresche fresche di una sessione d'allenamento in questo "paradiso du vela".

lunedì 26 maggio 2008

mitici zeni-pitanti

Grande la performance dei miei amici Fabio Zeni e Nicola Pitanti nelle acque olandesi di Medemblick, tappa del circuito preolimpico. Si sono piazzati infatti al nono posto e quindi hanno disputato la loro prima "medal race" nella difficilissima classe dei 470 maschili, probabilmente quella con il livello più alto. Considerando che manca poco alle olimpiadi il risultato è ancora di più grande prestigio secondo me, in quanto tutti sono al culmine della preparazione.
La regata è stata vinta dai dominatori del quadriennio, i "simpaticissimi" australiani Wilmot-Page, che hanno preceduto i portacolori italiani per Pechino, i soliti Zandonà -Trani, decisamente in forma olimpica. Al terzo posto i francesi Charbonnier-Bausset, capaci di inanellare tre vittorie parziali di fila.
Da segnalare senz'altro la prestazione eccezionale di molti componenti della squadra italiana, a partire dalle mitiche Giulia Conti e Giovanna Micol, dominatrici della settimana olandese nei 470 femminili.
I fratelli Sibello(terzi nei 49er) e Larissa  Nevierov(terza nei laser  femminili) completano l'ottima trasferta della banda FIV, mettendo un po' a tacere tutte le critiche al modo di impostare l'attività delle classi olimpiche da parte di Gaibisso, Massone e company.
Io comunque imputo questi successi più al talento dei velisti italiani piuttosto che ad un buon lavoro federale.
Bravi Fabio e Nicola, alla faccia di chi non vi manda neanche spesati  all'europeo!!!