

'Mai più il risultato della regata olimpica dovrebbe essere compromesso dall'inclusione della cosiddetta Final Gold Medal Race.
Le regole di regata dell'ISAF sono molto chiare nel dire che i concorrenti devono competere "fairly"( in modo pulito, sportivo, corretto) e che le regate stesse debbano anche essere tali, dando il potere al comitato di regata di interromperle in caso contrario- regola fondamentale 2.1 e regola 32.1(e). Quindi ciò significa che sia il formato che il risultato della serie di prove debba anche essere "fair" .
Passate le olimpiadi del 2008, sono contento, come tutti in Gran Bretagna, di avere altre 4 fortunate e certamente molto valide medaglie d'oro. Comunque, se fosse stata una regata genuinamente "fair", plusibilmente il numero di successi britannici avrebbe potuto essere anche maggiore; allo stesso modo sono sicuro che ci sono stati molti altri brillanti velisti che, essendosi allenati per 4 anni o più, tristemente sono andati via dalla Cina profondamente delusi senza medaglie e con poco da mostrare per tutto il loro sforzo.
Fortunatamente la maggior parte dei velisti inglesi prima dell'ultimo giorno aveva già accumulato punti sufficienti per diminuire il rischio della medal race .
Sembra che l'ISAF sia stato messo sotto pressione dall' IOC per far disputare questo pesante modello di regata finale. E' stata volutamente pianificata per durare poco più di 30 minuti, lungo un pietoso miglio e mezzo di percorso, con punteggio doppio, non scartabile, e da disputarsi molto vicino all'imboccatura del porto: tutto ciò a beneficio di una manciata di spettatori e ovviamente dei media. E' implausibile che questa artificiale regata "sprint" possa essere considerata "fair", ma certamente i suoi risultati posso avere effetti sproporzionati sull'esito dell'olimpiade. Io adesso prevedo delle medal race di simile stile a Weymouth nel 2012 , con una manciata di spettatori raccolti sul vecchio molo navale e sulle barche ormeggiate(Weymouth ha un insufficiente numero di alberghi per il 2012), e il campo di regata a mala pena poche decine di metri più in là.
Come condizioni di vento, quelle prevalenti sono di venti occidentali, perciò l'area di regata del porto di Portland soffre della gigantesca copertura del Bill , che produce nient'altro che una vasta zona di vortici così vicino a terra. Come a Qingdao, la medal race può procurare un finale teso e avvincente , ma difficilmente un finale "fair".
I velisti olimpionici del passato , del presente e i potenziali velisti olimpionici del futuro devono lottare duramente al prossimo meeting dell'ISAF di novembre per assicurarsi che certe farse non siano mai ripetute. Io lo considero un insulto alla vela olimpica.'
Nessun commento:
Posta un commento